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L'uomo è nato per soffrire affermava Leopardi, facendo l'analisi dei suoi sentimenti e dei suoi più intimi desideri... Non sfugge a questa delusione dell'anima il nostro Michele Ginevra. "Germogli di parole" è una silloge di poesie che descrive i travagli dell'animo del poeta, vagante tra illusioni, ricordi struggenti e aspettative benigne. Il significato del titolo della silloge richiama tutto ciò: il poeta Michele Ginevra conscio del suo deludente stato passionale scrive le sue liriche, superando in esse e con esse la tristezza, l'inquietudine e l'inappagamento per giungere allo sfogo che è liberazione e consolazione del suo animo; perviene così ad uno stato di grazia che nasce dalle parole che compongono i suoi scritti, in cui vengono rivalutati sia i sentimenti che le emozioni come vera forza motrice che alimenta ogni ora i sogni e le aspettative di vita. Guai se l'uomo non potesse ricordare e sognare. Chiude il libro un racconto, che il poeta dedica alla figlia.